mercoledì 26 giugno 2013

Le alternative di Berlusconi



Il "Processo Ruby" e le sentenze che a breve giungeranno rappresentano una variabile impazzita nella gestione politica del nostro Paese.

In molti ritengono che le condanne provvisorie o definite per l'ex-Presidente Berlusconi saranno un macigno per il Governo Letta, minandone inevitabilmente la sua azione e la durata.

Perché mai, visto che una caduta del Governo non gioverebbe per nulla al partito guidato da Berlusconi, costretto in quel caso - oltre che a difendere la propria personale 'libertà' - a dover opporre giustificazioni credibili e non 'personali' alle accuse provenienti dal mondo politico, da tutta Europa e soprattutto dai mercati finanziari?

Quale sarà allora la prossima strategia berlusconiana? Difendersi pazientemente in silenzio come hanno fatto altri eccellenti e illustri personaggi confidando in un'assoluzione (o prescrizione) o continuare a mandare in avanscoperta le 'milizie forzitaliote' in difesa di Silvio, perseguitato per l'ennesima volta dalla Giustizia italiana?

Come diceva Ovidio "medio tutissimus ibis" e cioè "seguendo la via di mezzo camminerai sicurissimo", magari in uno di quei resort tipici di qualche isoletta sperduta nel Mar dei Caraibi.







martedì 25 giugno 2013

Estratto articolo pubblicato su "Il Quotidiano della Calabria" del 15 giugno....in effetti!!!


Maggio è da sempre considerato per gli investitori un mese critico, in considerazione della storica propensione di chi ha realizzato guadagni nel primo quarto d’anno di chiudere le posizioni e di consolidare i profitti. La buona tenuta dei dati macro a livello mondiale, la scelta delle Banche Centrali di proseguire sul sentiero espansivo di politica monetaria e il trend positivo dei mercati non sembravano elementi a supporto di una correzione dell’azionario ed infatti, al di là di una performance negativa di qualche punto percentuale più che fisiologica, ciò non è accaduto [....] 

Un elemento chiave è rappresentato dal possibile cambiamento della politica monetaria statunitense: la Federal Reserve ha lasciato intendere che qualora i dati macro e soprattutto la creazione di nuovi posti di lavoro mostrassero miglioramenti di rilievo, sarebbe costretta a ridurre le dimensioni del “Quantitative Easing” in atto, dando meno linfa al mercato e non garantendo più liquidità illimitata. [....] 

E' oggi credibile che il “maggio di correzione“ per i mercati azionari possa solo essere stato rinviato di poco tempo. E’ probabile, infatti, che la deflazione esportata da chi svaluta le proprie divise (Giappone), l’incapacità dei Paesi Emergenti di dare un rilevante apporto alla crescita globale, il raggiungimento di massimi eccessivi se rapportati all’effettiva congiuntura economica, il timore che le Banche Centrali non garantiscano più fino e oltre il 2014 l’apporto al sistema [....] possano oggi  rappresentare per gli operatori un’occasione di vendita in prossimità dei mesi estivi, statisticamente più volatili e garanzia di imprevedibilità.    

sabato 22 giugno 2013

Brasile: una delle tante terre (di) promesse



La protesta brasiliana è parsa a molti una sorta di pretesto: un'occasione per 'urlare' al mondo un disagio sempre vivo ma acuitosi di fronte alla possibilità di avere un risalto planetario. 

Il Brasile è la sesta potenza mondiale e viene da anni di crescita economica più che rilevante. Come spesso accade, però, le cosiddette economie emergenti nel loro processo di sviluppo creano un divario sociale non indifferente. 

Inoltre, il pericolo corruzione diventa cruciale soprattutto quando c'è in ballo l'organizzazione di due eventi come i Mondiali del 2014 e le Olimpiadi del 2016.

Oggi, i protestanti lamentano poca trasparenza nella gestione dei soldi destinati ai sopracitati eventi e ritengono tali somme più uno spreco di risorse che un volano per rilanciare ancor di più l'economia del Paese.

La Presidente Rousseff ha risposto promettendo miglioramenti nei servizi pubblici ed un impegno concreto per la sanità e l'istruzione.

Le promesse basteranno a placare i disordini? In attesa di risposte lo 'spettacolo' della Confederation Cup va avanti, anche se la favola brasiliana potrebbe non avere più il suo lieto fine.

Una volta i gol di Pelè e i dribbling di Garrincha bloccavano una Nazione intera, oggi i gol della Nazionale carioca potrebbero non avere più lo stesso magico effetto. 

venerdì 21 giugno 2013

Mercati: vulnerabilità 'sottile'


Se l'intenzione di Bernanke era quella di presentare ai mercati un quadro macro-economico tanto solido da rendere gli indici azionari americani (e non solo) invulnerabili alle vendite, l'obiettivo pare essere stato mancato e non di poco.

Pensare di equipesare il miglioramento del mercato del lavoro all'importanza del "QE3", sminuendo le conseguenze di una potenziale interruzione dello stesso da metà/fine 2014, rappresenta un segnale preoccupante, non tanto per aver sottovalutato la fragilità dell'economia statunitense (chiara a tutti) ma per l'incapacità di gestire le pressioni di chi, all'interno della Federal Reserve, teme un preoccupante rialzo dell'inflazione. 

I mercati hanno dato il loro (negativo) responso alla decisione di una 'stretta' imminente - non tranquillizza la disponibilità di Bernanke ad intervenire qualora lo richiedessero peggioramenti improvvisi, perchè poco credibile dopo uno "statement" così inspiegabilmente aggressivo e continueranno a farlo, in maniera paradossale, ogni qual volta verranno pubblicati dati macro positivi, di supporto alla scelta di ridimensionare il 'credito illimitato' concesso fino ad ora.    

L'equilibrio tra economia e borse è 'sottile', come lo saranno i mercati da adesso in poi, con volumi in diminuzione e volatilità in aumento.  

giovedì 20 giugno 2013

Inquisizione digitale



Per un Movimento nato sulla rete non può esistere altro giudice che il "web" stesso. E' questo il principio su cui si basa il voto che ha sancito l'espulsione della ribelle 'penta-stellata' Gambaro dal M5S.

Il 'cyberg-processo' in questione nasce dalla volontà di mettere in evidenza una fantomatica superiorità della demagogica democrazia digitale sulla democrazia delegata tipica della politica italiana.

Non è importante conoscere il quorum o il numero di votanti dell'inquisizione digitale ma il perché dell'appiattimento del Movimento ad un codice etico imposto e mai completamente motivato.

Perché non tenere conto del dissenso,  delle critiche, del desiderio di dibattere e comunicare? Forse perché questa 'particolare' democrazia è più efficace se instillata a piccole dosi?

Questa però non è democrazia, ma una preoccupante distorsione.

La forza delle idee è forse superiore al contraddittorio ed al dialogo?

Questa invece è pura teoria, quella che non entusiasma gli italiani, soprattutto coloro i quali hanno riposto fiducia in un Movimento che ha 'scelto di non scegliere'. Più che democrazia sembra essere solo supponenza digitale.

mercoledì 19 giugno 2013

Bernanke Time



E' il giorno di Ben Bernanke. Nessuno crede alla possibilità che il quasi dimissionario Presidente della Federal Reserve possa spaventare i mercati mettendo a repentaglio anni di 'protezione' e di garanzia prestata agli investitori. 

Difficile credere che stasera possa essere annunciato il cosiddetto "tapering" del QE3 in assenza di un serio miglioramento della disoccupazione statunitense e soprattutto in considerazione di un pericolo inflazione pressocchè inesistente. 

Pertanto, la volatilità che sta 'illudendo' (o forse è meglio dire 'preoccupando')gli investitori di una possibile inversione di tendenza ritornerà presto nei ranghi, per poi regalarci a luglio ed agosto la tipica imprevedibilità stagionale fatta di "book" scarichi e operatori in spiaggia. 

Per non rendere i mercati vulnerabili, Bernanke continuerà ad acquistare titoli e garantire la liquidità necessaria al sistema, facendo intendere che la "size" potrà essere ridotta col tempo - forse nel 2014 e con un annuncio chiaro da settembre in poi - e soprattutto che il piede sull'acceleratore potrà essere pigiato all'occorrenza...sempre di aiuto più ai mercati che all'economia reale.     

Oliviero.it